martedì 29 aprile 2008

Josef Fritzl



Ecco il nuovo mostro: Josef Fritzl.
Arriva ancora dall'Austria.

ecco qualche artcolo dalla stampa:
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=81140

"E' uno dei peggiori crimini della storia del Paese": lo ha detto la polizia austriaca in una conferenza stampa trasmessa in diretta dalla televisione austriaca Orf, dopo che Josef F. ha confessato di aver segregato per 24 anni la figlia Elisabeth abusando sessualmente di lei e avendone sette figli. Gli inquirenti hanno sottolineato come il 73enne sia riuscito a "ingannare tutti", compresa la moglie Rosemarie che era all'oscuro di tutto: la scomparsa della figlia era stata giustificata con delle lettere nelle quali la donna spiegava di essersi unita a una setta e pregava i genitori di non cercarla.
Secondo quanto indicato dal direttore della sicurezza pubblica della regione Bassa Austria, Josef Fritzl ha ammesso di aver portato in cantina sua figlia Elisabeth di allora 18 anni contro sua volonta', di averla violentata piu' volte e di essere il padre di tutti i bambini partoriti dalla donna. Gli inquirenti hanno presentato ai rappresentanti dei media internazionali anche una foto attuale dell'uomo e tre foto della prigione, dove Elisabeth e' stata costretta di vivere per 24 anni partorendo 7 figli.

Un uomo di 73 anni ha tenuto segregata la figlia nella cantina della sua abitazione per 24 anni, ha abusato di lei e da lei ha avuto sette figli, uno dei quali è morto subito dopo il parto. La notizia, diffusa oggi dalla radiotelevisione pubblica Orf, e' stata confermata nel primo pomeriggio in una conferenza stampa dalla polizia criminale austriaca. Il gravissimo fatto, che ricorda immediatamente la drammatica vicenda di Natascha Kampusch, prigioniera per otto anni di uno spasimante- aguzzino, e' avvenuto nella Bassa Austria, est del paese, nella cittadina di Amstetten.
La donna, identificata come Elisabeth F. che ora ha 42 anni, era data per dispersa dal 29 agosto del 1984, quando ne aveva 18. Da allora sarebbe stata tenuta segregata in cantina dal padre, identificato come Josef F. La donna e cinque dei sei figli nati dall'incesto forzato col padre - in tutto tre maschi e tre femmine compresi fra i 5 e i 19 anni - sono stati affidati a un'equipe di psicologi.

Il fatto sarebbe venuto alla luce per caso, dopo un grave malore della figlia 19enne, che sarebbe stata trasportata priva di sensi nell'ospedale di Amstetten, dove si trova ancora nell'unita' di rianimazione. I medici dell'ospedale hanno chiesto di parlare con la madre della ragazza che secondo la versione fornita da Joseph era scomparsa nel 1984 e si riteneva fosse caduta nelle mani di una setta. A quel punto il padre ha fatto ricomparire la figlia dicendo a sua moglie che Elisabeth aveva deciso finalmente di tornare a casa. Ma Elisabeth ha raccontato alla polizia di aver subito le attenzioni sessuali del padre da quando aveva 11 anni e di essere stata nascosta dal lui quando ne aveva 19, il 28 agosto del 1984, nello scantinato dello stabile dove la famiglia viveva ad Amstetten, una cella senza finestre, dove e' stata drogata e ammanettata. Da li' non e' piu' uscita.

Nel corso degli anni si sono succedute violenze e gravidanze. I due figli piu' grandi,
attualmente di 19 e 18 anni e il piu' piccolo di cinque, sono sempre rimasti con lei, mentre gli altri tre sono stati adottati dal padre che li faceva trovare alla moglie Rosemarie davanti alla porta di casa con una lettera nella quale si spiegava che Elisabeth non era in grado di occuparsene.
Joseph, portava loro cibo, acqua e vestiario, ma i figli incarcerati con lei non hanno mai visto il sole o ricevuto alcuna istruzione. Il settimo figlio, gemello di uno dei sei
sopravissuti, quando mori', poco dopo il parto, fu portato via dal padre che ne brucio' il cadavere, secondo quanto riferito da Elisabeth.
La polizia ha spiegato che sono in corso le analisi del Dna per stabilire la paternita' dei sei ragazzi.
La polizia ha scoperto la prigione
La polizia austriaca ha riferito di aver scoperto la cantina-prigione in cui Joseph Fritzl, ha tenuto segregata la figlia Elisabeth. "Pochi minuti fa, il sospetto ha rotto il suo silenzio per la prima volta e ha rivelato l'esistenza di uno scantinato al quale si accede attraverso una piccola porta nascosta, in una parete del suo laboratorio", ha detto il capo dell'unita' investigativa criminale della Bassa Austria, Franz Polter, citato dall'emittente Orf.
L'ufficiale ha spiegato che la porticina poteva essere aperta solo con un meccanismo elettrico del quale solo Fritz conosceva il codice di azionamento.
Avuto il codice, gli investigatori sono entrati nello scantinato, suddiviso in diverse camere tutte prive di finestre.

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